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Quale è il ruolo dell’O2 terapia nei pazienti cardiopatici?
Fonte: J. Am. Coll. Cardiol. 2010;56;1013-1016.

Intrigante domanda, oggetto di questa Viewpoint, apparsa sull’ultimo numero del JACC. Negli ultimi anni, vari studi hanno fornito dati contrastanti circa l’utilizzo e l’utilità della terapia inalatoria con ossigeno in pazienti normo-ossiemici cardiopatici, in particolare coronaropatici e con SCA. Ancora più importante, non vi sono trial randomizzati e controllati sull’argomento che dimostrino una reale utilità dell’ossigeno. Le Linee Guida dell’AHA/ACCF indicano, nel setting di SCA/STEMI, la supplementazione di O2 in tutti i pazienti con SatO2 in aria ambiente <90% (Classe IIa). Il razionale dell’uso dell’ossigeno si basa su due assunti: 1) Elevare la pressione parziale di O2 porta ad un calo dell’ischemia e ad una limitazione dell’area infartuale e 2) l’osservazione che pazienti con infarto miocardico non complicato sono comunque ipossiemici, effetto dovuto a ritenzione acuta di liquidi...continua a leggere

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