Sanyal e colleghi hanno indicato una relazione tra l'effetto della vitamina E naturale (800 UI al giorno) in pazienti con steatoepatite non alcolica. Per la maggioranza dei pazienti con steatoepatite non alcolica sono preesistenti fattori di rischio metabolici, che li espongono a maggiore incidenza di morte prematura per patologie epatiche e cardiovascolari. Nonostante nuove strategie terapeutiche siano necessarie con urgenza, esse non sono scevre da rischi. Le migliori revisioni sistematiche di studi su antiossidanti ad oggi hanno riferito che la vitamina E assunta da sola od in combinazione con altri antiossidanti aumenta il rischio di morte. Un’ulteriore meta-analisi ha mostrato che dosi superiori a 400 UI di vitamina E al giorno aumentano il rischio di morte per tutte le cause. La misura in cui questi risultati si applicano per la vitamina E naturale resta da vedere, dato che la maggior parte degli studi, che vengono citati, ha considerato la forma sintetica. L'effetto della terapia in studio secondo Al Sanyal et al. può stimolare l'integrazione di vitamina E in algoritmi di trattamento per la steatoepatite non alcolica. La vitamina E dovrebbe essere assunta come terapia cronica e ciò sottolinea l'importanza di studi prospettici a lungo termine, che coinvolgano pazienti con steatoepatite non alcolica, per valutare l'effetto dose-dipendente della vitamina E naturale sulla mortalità legata a patologie...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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