Parte con successo l’esperienza di gestione dell’emergenza cardiologica tra territorio e strutture ospedaliere della provincia lombarda. 

La cardiologia negli ultimi anni ha fatto importanti progressi sia dal punto di vista diagnostico che terapeutico soprattutto per quanto riguarda le patologie più gravi come l’IMA e l’arresto cardiaco, incidendo così significativamente sulla riduzione della mortalità intraospedaliera. Quello che ancora oggi rimane un dato invariato è l’elevata percentuale di mortalità pre-ospedaliera; gran parte dei decessi avviene infatti al domicilio del paziente o prima che esso si possa recare al più vicino pronto soccorso. Per tale motivo la riduzione del tempo perso dal paziente prima che possa ricevere le cure adeguate, cioè il RITARDO EVITABILE, deve essere obiettivo principale per tutta la comunità scientifica. Una delle cause principali della mortalità pre-ospedaliera è la Fibrillazione Ventricolare ed i tempi utili per intervenire con la defibrillazione elettrica non sono compatibili con quelli necessari a garantire l’arrivo dell’ambulanza medicalizzata; per ogni minuto che trascorre dopo l’arresto cardiaco la possibilità di sopravvivenza del paziente scende del 10%. A tutt’oggi in Italia l’intervento sul territorio per l’emergenza cardiologica (IMA ed arresto cardiaco) consiste essenzialmente in un sistema di...continua a leggere