Un trial prospettico ha valutato, per un periodo medio di 3,1 anni, 217 pazienti con cardiomiopatia ipertrofica. E' stata riscontrata la presenza di fibrosi miocardica nel 63% dei soggetti, mediante un'analisi dell'enhancement tardivo del gadolinio con risonanza magnetica a 1,5 T. Il 25% di pazienti con fibrosi, versus il 7.4% dei pazienti senza fibrosi ha soddisfatto l'end point primario combinato (hazard ratio [HR]: 3.4, p = 0.006), costituito dall'insieme di morte per cause cardiovascolari, ricoveri non programmati, tachicardia ventricolare sostenuta o fibrillazione ventricolare, o impianto appropriato di ICD. Il rischio globale è risultato essere direttamente correlato con l'estensione del processo fibrotico (HR: 1.18 ogni 5% di estensione, p = 0.008). All'analisi univariata, la fibrosi e le tachicardie ventricolari non sostenute sono risultate essere predittori per gli endpoints aritmici, comprensivi di morte...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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