Il problema della prematura sospensione della terapia antiaggregante orale, nei pazienti sottoposti ad angioplastica coronarica e trattati con stent medicati, è stato affrontato da un trial prospettico che ha valutato 1622 soggetti con un follow-up di un anno. Lo studio ha dimostrato come, nella maggior parte dei casi, la sospensione della terapia (pari al 14,4% dei casi) sia correlata non tanto con episodi di emorragie maggiori o con la necessità di sottoporsi a chirurgia maggiore, quanto a decisione medica o del paziente stesso. La sospensione per decisione medica è stata correlata principalmente al concomitante utilizzo di terapia anticoagulante orale, all'esecuzione della procedura di angioplastica in un ospedale privato, o alla mancata trasmissione di istruzioni da parte dei cardiologi. L'autosospensione della terapia si è verifica prevalentemente in soggetti tossicodipendenti o in immigrati. C'è dunque margine...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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