Il costo e l'efficacia di un programma di screening mediante ECG al fine di prevenire la morte improvvisa negli atleti è stato oggetto di un dibattito sul British Medical Journal. Contrario al programma di screening è il dott. Roald Bahr (Norwegian School of Sport Sciences, Oslo) che ha sostenuto che anche se lo screening può portare ad una diagnosi precoce, non tutti i programmi di screening hanno dato riscontri positivi. A favore della sua tesi ha evidenziato come in Norvegia una media di tre morti cardiache improvvise all’anno si è verificata dal 1990 al 1997 ed, inoltre, molti di coloro che sono morti non erano stati coinvolti in competizioni. Ha aggiunto, poi, che per salvare tre morti l'anno è necessario che si sottopongono a screening di routine 325.000 norvegesi, supponendo che tutti i soggetti a rischio possano essere identificati e che tutti i decessi siano prevenuti. Ed ha concluso: "Anche se la morte...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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