Una nuova meta- analisi dimostra che i livelli di proteina C reattiva ( PCR) variano tra le razze e queste differenze sono per lo piu’ inspiegabili e indipendenti dai livelli di rischio coronarico. E’ giusto, quindi, considerare un unico valore di medio di riferimento di PCR per tutte le razze? Quale il risvolto pratico? I livelli di PCR porebbero avere un ruolo sempre piu’ importante nel decidere l'accesso al trattamento con statine. All'inizio di quest'anno, negli Stati Uniti, l’ FDA ha ampliato le indicazioni per rosuvastatina per includere il suo impiego nella prevenzione delle malattie cardiovascolari in uomini oltre i 50 anni e donne oltre i 60 anni che hanno un altro fattore di rischio e livelli di PCR superiori a 2 mg / L, sulla base delle conclusioni dello studio JUPITER. L’autore Shah ha condotto una revisione sistematica ed una metanalisi dei dati su 221.287 persone...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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