La fibrillazione atriale è un problema spesso presente nei soggetti con insufficienza cardiaca ed è in grado di peggiorare sensibilmente la prognosi. L'interrogazione degli ICD (implantable cardioverter-defibrillator) rappresenta sempre più frequentemente un metodo accurato per individuare gli episodi di fibrillazione atriale in questi pazienti. Un recente studio ha valutato in modo prospettico i possibili predittori di fibrillazione atriale in 495 soggetti con insufficienza cardiaca e portatori di ICD. Ad un follow-up medio di 16 mesi, il 29% dei pazienti ha avuto almeno un episodio di fibrillazione atriale. Secondo gli autori, il tempo di conduzione atriale stimato mediante un'indagine eco-doppler, effettuata all'atto dell'impianto del device, è risultato essere sensibilmente più alto nei pazienti con fibrillazione (154 ± 27 vs. 135 ± 24 ms, P < 0.001). Ad un'analisi multivariata il risultato è...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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