La frequenza cardiaca è un noto predittore di mortalità ed eventi cardiovascolari nella popolazione generale e nei soggetti con patologia coronarica. Un recente studio ha valutato il potere predittivo della frequenza cardiaca nei pazienti sottoposti elettivamente a bypass aorto-coronarico.E' stata analizzata una coorte prospettica di 794 pazienti trattati tra il 1998 e il 2002. L'end point primario è stato la mortalità per qualsiasi causa, con una frequenza del 5.0% ad un follow-up medio di 3.2 anni. L'end point secondario è stato un evento composto comprensivo di morte, sindromi coronariche acute non fatali, ictus o attacchi ischemici transitori, rivascolarizzazioni percutanee o chirurgiche. All'analisi univariata, la frequenza cardiaca >90 bpm, valutata a due mesi dall'intervento chirurgico, è risultata correlata in modo statisticamente significativo a tutti gli eventi. All'analisi multivariata,...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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