L'insufficienza cardiaca congestizia (CHF), che colpisce generalmente persone anziane, è caratterizzata da alti tassi di mortalità a breve e medio termine. Tuttavia, nonostante le prove accumulate che la somministrazione di β-bloccanti può migliorare lo stato clinico dei pazienti affetti da CHF, l'uso di questi agenti in dosaggi adeguati è ancora lontana dai target delle principali raccomandazioni fornite dalle Linee Guida sull’argomento. Una ragione di questo sembra essere una preoccupazione per un possibile rischio di bradiaritmia associata all'uso di β-bloccanti. La telecardiologia è stata recentemente studiata come un mezzo per monitorare costantemente la frequenza cardiaca di pazienti con CHF presso il loro domicilio. Il suo uso può attenuare le preoccupazioni circa il rischio di bradiaritmia e favorire un uso più diffuso di β-bloccanti in questo contesto. Gli obiettivi...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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