La medicina moderna sta applicando tutte le sue potenzialità per ridurre al minimo i danni provocati dalla cardiopatia ischemica. Lo scompenso cardiaco è una condizione clinica di notevole impatto, in quanto vengono diagnosticati circa 400.000 nuovi casi l’anno negli Stati Uniti d’America e ne sono affetti circa il 10% degli Americani con età superiore a 75 anni. Importanti miglioramenti, in termini di qualità della vita e prognosi, sono stati ottenuti dall’impiego clinico degli ACE-inibitori e dei ß-bloccanti, ma rimane grande spazio per l’impiego di nuove tecniche. L’iniezione di cellule mioblastiche per via percutanea, attraverso dei cateteri (Myostar – Johnson & Johnson; Myocath-Bioheart inc.) direttamente nell’endocardio danneggiato è una procedura fattibile e sicura che promette di restituire nuova “vita” al cuore malato dei pazienti con scompenso cardiaco. Al recentissimo congresso “Transcatheter Cardiovascular Therapeutics” tenutosi, a Settembre a Washington (USA), Patrick Serruys, del Thorax Center di Rotterdam in Olanda, ha presentato i risulati preliminari di uno studio che si pone l’obiettivo di valutare la fattibilità e la sicurezza dell’esecuzione di un trapianto di...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
VISUALIZZA VERSIONE COMPLETA