Ingegneria genetica, impianto di miociti ed i risultati degli ultimi studi internazionali. Interrotto precocemente lo studio ASCOT. 

“Welcom to Chicago!”. Così ha esordito Augustus Grant, Chairman del programma scientifico della 75° edizione del Congresso dell’American Heart Association. Nella “windy city” si è tenuta l’edizione 2002 del congresso cardiologico più famoso al mondo e i numeri dell’anniversario sono stati assolutamente da record grazie alle 3.700 presentazioni, tenute dai migliori esperti mondiali di cardiologia. Robert Bonow, decano dell’associazione americana, ha realizzato un libro, distribuito a tutti i partecipanti, contenente i migliori contributi presentati ai congressi AHA durante tutte le 75 edizioni. Come al solito le sessioni dei “Late Breaking Clinical Trial” sono state le più seguite. I risultati dei grandi studi sono la conseguenza delle esperienze sperimentali e del lavoro di tantissimi ricercatori che trovano la giusta soddisfazione nell’aggregazione finale dei dati e nella presentazione di questi davanti a migliaia di colleghi. I partecipanti, anche quest’anno, hanno potuto trarre indicazioni importanti che possono essere applicate nella pratica clinica quotidiana. Grande interesse ha suscitato lo studio SAPPHIRE (Stenting and Angioplasty with Protection in Patients at HIgh Risk for Endarterectomy) il primo trial che ha...continua a leggere