Studio tutto italiano presentato all’ESC sulla prognosi del miocardo non compatto in pazienti pediatrici (130 pazienti tra 0 e 18 anni). Al di là dei risultati dello studio (buona prognosi durante I 5 anni di follow-up, I cui eventi hard sono stati rappresentati in particolare da episodi di scompenso cardiaco, spesso dovuti a bassa FE ventricolare sinistra, con una mortalità del 3%), si sottolinea l’importanza dell’aderenza della terapia alle Linee Guida sull’argomento, che impongono terapia a base di ACE inibitori, diuretici e, soprattutto, di beta bloccanti. In questi pazienti, tali farmaci (ad eccezione dei diuretici, somministrati a scopo sintomatico) dovrebbero essere somministrati attraverso una titolazione, del tutto simile a pazienti affetti da scompenso cardiaco. La frazione di eiezione è il parametro più predittivo di morte.
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