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Diabete e Anti-GPIIb/IIIa: un legame indissolubile e necessario

Che i pazienti diabetici con sindrome coronarica acuta abbiano una prognosi meno favorevole rispetto a omologhi non diabetici è nozione universalmente accettata.

 

Molteplici sono, inoltre, ormai le evidenze che mostrano un effetto estremamente vantaggioso degli antagonisti recettoriali della glicoproteina IIb/IIIa, nella sottopopolazione diabetica, su end-points particolarmente significativi quali la mortalità.  A tal proposito Marco Roffi e coll. hanno pubblicato su Circulation una completa metanalisi dei 6 principali trials randomizzati in cui è stato utilizzato un anti-GP IIb/IIIa in un contesto esclusivamente clinico come quello del trattamento delle sindromi coronariche acute senza sopraslivellamento del tratto ST. Con tutti i limiti metodologici caratteristici delle metanalisi, dallo studio è comunque emerso un dato forte e incontrovertibile in termini di significativa riduzione della mortalità a 30 giorni (figura 1). La mortalità si riduce, infatti, nel sottogruppo di pazienti diabetici, del 26%, dato statisticamente significativo (p=0,007), beneficio che si traduce in una vita salvata ogni 63 pazienti trattati. Sorprendentemente la riduzione percentuale di mortalità è numericamente identica (26%) sia per i pazienti insulino-dipendenti, che per quelli in cui il controllo glicemico si ottiene con ipoglicemizzanti orali o semplicemente con il...continua a leggere

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