L’insufficienza cardiaca congestizia (CHF) ancora oggi presenta un alto tasso di mortalità a breve e medio termine. Nonostante le prove che dimostrano che la somministrazione di β-bloccanti può migliorare lo stato clinico e la prognosi dei pazienti con CHF, l'uso di questi farmaci in dosi adeguate in questa impostazione non è di routine. Una ragione di questo sembra essere una preoccupazione per un possibile rischio di bradiaritmia associato con l'uso di β-bloccanti. La telecardiologia è stata recentemente studiata come un mezzo per monitorare costantemente la frequenza cardiaca di pazienti domiciliari con CHF nelle loro case. Il dott Antonicelli dell’Istituto Scientifico INRCA-IRCCS, Ancona si è posto l’obiettivo di valutare l'impatto del telemonitoraggio per l'adesione dei pazienti a regimi terapeutici prescritti, in particolare β-bloccanti, e di esplorare se l'uso di telemonitoraggio domiciliare riduce...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
VISUALIZZA VERSIONE COMPLETA