In passato è stato osservato come l’aumento rapido delle catecolamine circolanti successivo ad un danno cerebrale post-traumatico risulti associato ad un consistente incremento della morbilità e mortalità. Pertanto, è stato più volte suggerito che il blocco beta-adrenergico possa esercitare effetti protettivi nel paziente politraumatizzato e/o nel paziente con trauma cranico isolato. A partire da tale suggerimento, un gruppo di ricerca americano guidato da Schroeppel ha verificato l’ipotesi che la soppressione dell’aumento rapido delle catecolamine conseguente al trauma cranico possa ridurre la mortalità post-trauma. A tale scopo, è stato retrospettivamente valutato il registro di un centro traumatologico, dal 1 Giugno 2003 al 31 Dicembre 2007. I pazienti che hanno ricevuto più di una somministrazione di beta-bloccanti sono stati identificati attraverso la consultazione dei registri degli ordini della...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
VISUALIZZA VERSIONE COMPLETA