CardioLink Scientific News - Giornale telematico di informazione medico scientifica

Quale strategia per i pazienti a rischio?

La complessità delle linee-guida, delle terapie e dei quadri clinici dei pazienti a rischio cardiovascolare obbligano a scelte guidate solo da evidenze solidissime 

I dibattiti sulla applicabilità della evidence-based medicine accompagnati dallo scetticismo dei fautori dell’indirizzo clinico sempre guidato dalla solidità dell’esperienza personale rispetto alle perplessità degli studi eseguiti su popolazioni selezionate di pazienti, si perdono nel nulla quando si parla di pravastatina. Le evidenze dei numeri e dei dati derivanti dagli studi WOSCOPS, CARE e LIPID sono state più volte confermate da innumerevoli altri trials minori e irrobustite dall’esperienza ambulatoriale di tutti i medici a livello mondiale. Ancora una pubblicazione, avvenuta recentissimamente sullo European Heart Journal, pone l’attenzione su questo principio attivo dalla vitalità eccezionale. Si tratta del Prospective Pravastatin Pooling Project che ha svolto un grande lavoro assemblando i dati dei tre maggiori studi di prevenzione primaria e secondaria eseguiti con l’impiego di pravastatina. Sono 19.768 i pazienti che, grazie alla sovrapponibilità dei protocolli degli studi WOSCOP, CARE e LIPID, in termini di trattamento, dosaggio, durata ed end-point, sono stati raccolti in uno straordinario data-base che ha reso possibile, grazie alla forza dei numeri, considerazioni importanti...continua a leggere

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