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Predire l'insorgenza dell'insufficienza cardiaca ad eziologia non ischemica? Si può..
Fonte: Circulation. 2010;122:1700-1706.

Un recente studio su 2.754 soggetti della coorte storica del Framingham Heart study ha valutato un panel di potenziali predittori di insufficienza cardiaca ad eziologia non ischemica (proteina C reattiva, inibitore dell'attivatore del plasminogeno-1, omocisteina, peptide natriuretico di tipo B, rapporto aldosterone/renina e rapporto albumina/creatinina urinaria). Dopo un follow-up medio di 9.4 anni, sono stati osservati 94 nuovi casi di insufficienza cardiaca. L'intero panel è risultato essere un predittore statisticamente significativo (P=0.00005). Ad un'analisi multivariata aggiustata, il peptide natriuretico di tipo B e il rapporto albumina/creatinina urinaria sono risultati i migliori predittori. L'Hazard Ratio per variazione maggiore di una deviazione standard  è stato rispettivamente 1.52 [C.I. 1.24 - 1.87] e 1.35 [C.I. 1.11 - 1.66]. La C statistics è risultata rispettivamente pari a 0.84...continua a leggere

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