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Beta-bloccanti e sindrome del QT lungo di tipo 1 e tipo 2
Fonte: J Cardiovasc Electrophysiol. 2010; 21(8):893-901.

I beta-bloccanti sono i farmaci maggiormente utilizzati nei pazienti con sindrome del QT lungo congenita (SQTL), sia di tipo 1 che 2. Ciò nonostante la scarsità dei dati di efficacia relativa a tale approccio terapeutico. Per questo motivo, è stato condotta un’analisi multivariata in 971 pazienti [età da 0 a 40 anni, con SQTL1 (n=549) e SQTL2 (n=422) selezionati dall’International LQTS Registry). Nello stesso studio, sono stati anche valutati i fattori di rischio per eventi cardiaci (sincope, arresto cardiaco non fatale e morte cardiaca improvvisa), inclusi quelli legati al diverso genotipo. Fattori di rischio per eventi cardiaci sono risultati essere il genotipo SQTL1 (HR=1.49, p=0.003) ed il sesso maschile (HR=1.31, P=0.04) nel gruppo compreso tra 0-14 anni, il genotipo SQTL2 (HR=1.67, p<0.001) ed il sesso femminile (HR=2.58, P<0.001) nel gruppo compreso tra 15-40 anni. L’analisi delle...continua a leggere

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