• Gli omega-3 sono acidi grassi polinsaturi. È più efficiente consumare quelli a lunga catena, come quelli che si trovano nel pesce, per rifornire il nostro organismo dei composti chiave della famiglia degli omega-3 (DHA).
• Gli omega-3 sono responsabili della fluidità delle membrane cellulari. Alcuni scienziati ritengono che l’introduzione degli omega-3 nella dieta sia stato il marker evoluzionistico che ci ha trasformato in animali più intelligenti di quanto non fossimo prima.
• Le linee guida della Società Europea di Cardiologia hanno introdotto, in prevenzione secondaria del post-infarto, gli omega-3 alla dose di 1 g al giorno, con una raccomandazione molto forte, di classe 1.
• Nello scompenso cardiaco, lo studio GISSI HF ha dimostrato che 1 g al giorno di omega-3, in aggiunta alla terapia abituale, comporta una riduzione di circa il 10% della mortalità totale.
• I pazienti trattati nel GISSI HF per quattro anni hanno avuto una riduzione significativa delle ospedalizzazioni e delle morti. È da aspettarsi, adesso, un riconoscimento di questo effetto da parte delle Linee Guida Europee.
• In uno studio condotto in Giappone, che includeva soggetti in prevenzione secondaria e...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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