Il quasi collasso del sistema bancario americano e la successiva fase di rallentamento del mercato azionario americano potrebbe aver avuto un effetto più ampio di una semplice riduzione dei portafogli finanziari. La crisi di fine 2008 e inizio 2009 e’ associata ad un aumentato rischio di infarto miocardico acuto (AMI), suggerendo che queste dure condizioni finanziarie hanno portato ad una situazione persistente dI stress mentale e ad un maggiore rischio cardiovascolare. Lo scopo del presente studio era di esaminare il ruolo dello stress persistente, piuttosto che di un evento acuto, sul rischio cardiovascolare. Sono stati utilizzati i dati della Banca Dati Duke per malattie cardiovascolari con una una popolazione di 11.590 pazienti. I ricercatori hanno misurato il tasso di AMI durante un periodo di otto mesi, quando il Nasdaq è diminuito e su tutto un periodo di tre anni dal gennaio 2006 al luglio 2009. Durante il...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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