Le sindromi coronariche acute senza sopraslivellamento del tratto ST (NSTE-ACS) rappresentano uno spettro eterogeneo di patologie valutato in numerosi trial clinici e ben definito nelle Linee Guida dell’American College of Cardiology/American Heart Association (ACC/AHA) e della Società Europea di Cardiologia (ESC). Nelle recenti Linee Guida dell’ESC (2007), la coronarografia è consigliata per prevenire le complicanze precoci e/o migliorare la prognosi a lungo termine dei pazienti con NSTE-ACS. A tale scopo, la necessità e la tempistica di una strategia invasiva devono essere decise in base alle caratteristiche di rischio acuto:
• strategia invasiva urgente in pazienti con alto rischio di sviluppare infarto miocardico esteso e rapida progressione verso un’occlusione acuta del vaso, in presenza di angina refrattaria o ricorrente nonostante terapia farmacologica massimale associata a sottoslivellamento del tratto ST e/o onde T negative, instabilità emodinamica, aritmie maggiori;
• strategia invasiva precoce (< 72 ore) in pazienti che rispondono inizialmente al trattamento antianginoso, ma hanno un rischio aumentato di sviluppare eventi cardiaci maggiori, in presenza di rialzo dei valori di troponina, variazioni dinamiche del tratto ST/T (sintomatiche o silenti), diabete mellito, insufficienza renale, funzione ventricolare sinistra depressa, angina precoce post-infartuale, PCI nei sei mesi precedenti, pregresso intervento di...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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