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Ma la titolazione del beta bloccante nello scompenso è sempre necessaria?
Fonte: Congresso SIC 2010.

Titolo ovviamente provocatorio. Sui benefici della terapia beta bloccante nello scompenso cardiaco non ci sono dubbi. sul fatto che il paziente dovrebbe assumerre la massima dose tollerata è un altro aspetto ormai assodato. Tuttavia, dopo l'avvento dello SHIFT, si iniziano ad avere informazioni riguardo l'assoluta safety dell'associazione beta bloccanti -ivabradina e sui benefici di questa associazione non solo sugli hard end point (morte, reospedalizzazioni), ma anche su altri aspetti che non sono proprio secondari, in particolare per i pazienti. Già prima dell'uscita dello SHIFT vi erano state segnalazioni in tal senso, ossia che la capacità funzionale migliora di più dall'associazione Ivabradina-bisoprololo rispetto alla titolazione del solo bisoprololo. Dai dati presentati durante il congresso SIC 2010, la capacità funzionale (misurata in METs) è risulatata migliore nei pazienti che assumevano Ivabradina e bisoprololo 5...continua a leggere

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