La progressione degli eventi fisiopatologici che costituiscono il continuum cardiovascolare e che portano dai fattori di rischio alla comparsa degli eventi clinici a livello dei diversi organi bersaglio e alla morte del paziente, è influenzata da alcuni sistemi di regolazione. Tra questi, il sistema renina-angiotensina (RAS) può svolgere, attraverso un’attivazione patologica, un ruolo di primaria importanza (Figura 1). Ciò è confermato da numerosi studi sperimentali e clinici che ne hanno evidenziato il peso determinante ai fini della comparsa e della progressione del danno d’organo. Le modalità d’intervento farmacologico attualmente disponibili per contrastare gli effetti dell’attivazione patologica del RAS seguono due differenti strategie: l’inibizione enzimatica, realizzabile con i farmaci ACE-Inibitori (ACE-I) o il blocco recettoriale, ottenibile con gli antagonisti recettoriali dell’angiotensina II (ARB). Con entrambe queste strategie d’intervento, sono stati ottenuti significativi risultati terapeutici che, oltre a evidenziare l’efficacia di queste due classi di farmaci, hanno confermato l’importanza fisiopatologica del RAS. Per quanto riguarda gli ACE-I,...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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