Durante il 71° Congresso Nazionale della Società Italiana di Cardiologia si è affrontato il problema dell’adesione del paziente infartuato alla terapia prescritta ed, in particolare, si è analizzata l’aderenza dei pazienti al trattamento con statine. Sono stati presentati i dati dello studio PREMIER (Prospective Registry Evaluating Myocardial Infarction: Events and Recovery) che ha evidenziato che, a 3 mesi da una sindrome coronarica acuta, c’è una sospensione o riduzione del trattamento con statine in una percentuale che varia dal 30 al 60%. Le cause di tale comportamento sono da attribuire in un 44% dei casi al medico di medicina generale che ritiene troppo alto il dosaggio di statina prescritto e, nel 56% dei casi, all’insorgenza di effetti collaterali quali, ad esempio, mialgie. Questa riduzione dell’aderenza al trattamento con statina è un grosso problema perché ha un forte impatto negativo sulla...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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