Studio quantomeno intrigante ed anche un po’ controcorrente, presentato all’ultimo AHA Congress 2010 a Chicago. La somministrazione di beta bloccanti prima, durante e dopo un arresto cardiaco da fibrillazione ventricolare (FV), ha dimostrato essere utile per l’outcome in modelli sperimentali. Non è noto, tuttavia, se tali risultati possono essere traslabili nella popolazione generale più o meno a rischio di morte improvvisa. Scopo di questo studio è stato di analizzare il primo ritmo evidenziato in una popolazione di pazienti che hanno subito un arresto cardiaco in un setting di “out of hospital” mettendoli in relazione circa il concomitante uso o non uso di terapia beta bloccante. In altri termini si è cercato di capire se la terapia beta bloccante abbia potuto in qualche modo influenzare il ritmo di esordio di un arresto cardiaco. Sono stati analizzati 72 pazienti, di cui 30 (42%)...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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