L’ictus cerebri è più comune nella popolazione cardiopatica, in senso generale, rispetto a quella non cardiopatica. Ciò è vero anche per i pazienti affetti da scompenso cardiaco, in cui l’ictus cerebri è non solo più comune rispetto alla restante popolazione, ma anche usualmente più severo e più facilmente recidivante. In accordo con ciò, in uno studio recentemente condotto negli USA ed in Europa orientale è stato messo in evidenza come i pazienti affetti da scompenso cardiaco manifestassero una elevata prevalenza di ictus cerebri (dall’1.3% fino al 9.2%) delle diverse popolazioni in studio. Di particolare interesse, con l’analisi statistica multivariata i pazienti in terapia con beta-bloccanti sembravano manifestare un rischio più elevato rispetto ai rimanenti (3.58, intervallo di confidenza al 95%, 1.96-6.55 (P≤0.0001). Tuttavia, la compilazione dei questionari relativi all’ictus cerebri metteva in luce...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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