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RELAXina per lo scompenso

All’Heart Failure 2009, tutti gli occhi rivolti al ruolo della Relaxina nelle fasi acute dello scompenso.

Negli ultimi decenni, l’allungamento della durata media della vita ed il miglioramento della cura delle principali malattie cardiovascolari quali l’ipertensione arteriosa, l’infarto miocardico acuto e le valvulopatie hanno portato ad un progressivo aumento del numero dei pazienti affetti da insufficienza cardiaca. Lo scompenso cardiaco rappresenta oggi una delle principali cause di invalidità e di morte nei paesi occidentalizzati e comporta per la sua gravità, per il costo degli interventi medici in generale e per la frequenza di ospedalizzazioni in particolare, una delle principali voci della spesa sanitaria. L’invecchiamento progressivo della popolazione e l’efficacia delle terapie per l’infarto del miocardio determineranno una crescita dei soggetti con scompenso cardiaco negli anni a venire. Ciò rende necessario lo studio di nuovi modelli assistenziali che abbiano come obiettivo il miglioramento della gestione di questi pazienti. Vari studi si sono occupati di definire meglio le caratteristiche dei soggetti a rischio di instabilizzazione. Bisogna considerare che circa l’80% dei soggetti “instabili” vengono riammessi entro i 3 mesi dalla dimissione. Ne consegue che una particolare...continua a leggere

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