Un tasso più basso di mortalità a 12 mesi è stato osservato in STEMI sottoposti a trattamento invasivo che si presentavano in un periodo tra le 12 e le 24 ore dall’insorgenza dei sintomi rispetto ai soggetti che erano stati trattati con un approccio conservativo. Tale dato sostiene l'ipotesi del vantaggio di una riperfusione tardiva in STEMI, anche dopo le 12 ore dall’inizio dei sintomi e fino a 24 ore. In questo interessante lavoro condotto dal dott Marek Gierlotka e dai suoi colleghi in un periodo da giugno 2005 ed agosto 2006, di 23.517 pazienti con STEMI iscritti al Registro polacco delle sindromi coronariche acute, sono stati considerati 2.036 soggetti (senza shock cardiogeno o edema polmonare e senza riperfusione da trombolisi) che si presentavano tra le 12 e le 24 ore dall'esordio dei sintomi: in 910 (44,7%) veniva scelto un approccio invasivo e tra questi...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
VISUALIZZA VERSIONE COMPLETA