L’impianto di device biventricolari (CRT-D) (Figura) può essere un utile ausilio in alcuni pazienti affetti da scompenso cardiaco, trovando una particolare indicazione nella prevenzione della morte improvvisa. Il ricorso al CRT-D, pertanto, risulta progressivamente sempre più frequente, tanto che in Italia ne sono stati impiantati diverse migliaia nel corso dell’ultimo anno. Per questo motivo, è di particolare interesse uno studio recentemente coordinato dalla Cardiologia del San Filippo Neri di Roma, in cui è stata valutata la correlazione tra tachiaritmie sopraventricolari ed outcome clinici in pazienti scompensati dopo impianto di CRT-D. Per quanto attiene gli outcome, come end point primario è stato considerato quello composto da...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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