Dopo quelle europee, datate agosto-settembre 2010, ecco le Linee guida americane sulla fibrillazione atriale, uscite su JACC questo mese e ovviamente free online. Prestigiose le società scientifiche coinvolte: AHA, l’ACCF, l’HRS. Interessanti con sicure fonti di dibattito e discussione. Ad iniziare dal controllo della frequenza cardiaca nei pazienti con fibrillazione atriale(FA) permanente. L’uso di una strategie aggressiva nel controllo della FC (ossia < 80 bpm a riposo ed <110 bpm dopo il 6 minutes walking test) rispetto ad una più indulgente non sembra favorire vantaggi (a patto che il paziente abbia una funzione contrattile >40% e non abbia sintomi correlabili all’aritmia). Pertanto, la raccomandazione di uno stringente controllo della FC media finisce in classe III. Questo aspetto, che a prima vista può lasciare perplessi, si basa fondamentalmente sullo studio RACE II (Rate Control Efficacy in Permanent Atrial Fibrillation), eseguito su 614 pazienti con FA permanente ed in cui l’end point primario dello studio (morte per causa cardiovascolare, stroke, ospedalizzazioni, scompenso cardiaco, embolizzazione sistemica, sanguinamento e aritmie minacciose) si è verificato nel 12.9% nel gruppo con FC medie più elevate rispetto al 14.9% nel gruppo con stretto controllo della FC (90% CI: -7.6 a 3.5; p<0.001). Un approccio meno restrittivo, secondo gli Autori, richiede,...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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