In questo trial multicentrico è stato confrontato l’utilizzo dell’arteria radiale con la vena safena per il confezionamento di by-pass coronarici. Sono stati inclusi nello studio 757 pazienti sottoposti ad intervento di BPAC in elezione. E’ stata utilizzata di preferenza l’arteria mammaria interna sinistra con graft per l’art. discendente anteriore; per gli altri vasi coronarici sono stati utilizzati l’art.radiale o la vena safena (con randomizzazione). Ad 1 anno dall’intervento chirurgico, non si sono osservate differenze nella percentuale di pervietà dei bypass, valutata mediante angiografia coronarica (arteria radiale 238/266, 89%, IC 86%-93%; vena safena 239/269; 89%; IC 85%-93%; adjusted OR, 0.99; 95% CI, 0.56-1.74; p= 0.98) e non vi sono state differenze significative nell’end point secondario di morte, infarto miocardio e di rivascolarizzazione ripetuta.
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