Il contenuto in colesterolo, di origine sintetica e dietetica, in una persona adulta è pari a 140 g, di cui 1,2 g soggetti a ricambio giornaliero. Il colesterolo intestinale proviene dalla dieta (300-700 mg) e dalla bile (1 g): circa il 50% viene assorbito dalla mucosa intestinale, mentre il rimanente è escreto nelle feci.
Gli esteri del colesterolo della dieta sono idrolizzati nel tenue e colesterolo libero, sitosterolo e campesterolo, emulsionati dagli acidi biliari in micelle, sono trasferiti negli enterociti dal trasportatore Niemann-Pick C1 Like 1 (NPC1L1), localizzato nell’orletto a spazzola. Nell’enterocita il colesterolo è riesterificato e, assieme a trigliceridi e fosfolipidi, trasportato nel circolo linfatico dai chilomicroni i quali, dopo idrolisi enzimatiche che li depletano in trigliceridi, sono trasformati in remnants e captati dal fegato dai recettori per le LDL e loro correlati (LRP). Questo colesterolo riduce la sintesi endogena e l’espressione dei recettori per le LDL, con aumento delle LDL circolanti. Una quota analoga di colesterolo viene sintetizzata dal fegato e rilasciata nelle VLDL e nella bile, evidenziando un contributo equipollente delle due vie di rifornimento (Figura 1). L’ezetimibe riduce il colesterolo nei chilomicroni e...continua a leggereABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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