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TNF-α, hs-CRP e lo spessore mio-intimale carotideo migliorano la stratificazione del rischio CV in pazienti con malattia aterosclerotica
Fonte: Atherosclerosis 214, 1, 185-190.

Questa è la conclusione a cui sono giunti i ricercatori polacchi coordinati da AK Ziembickaa della Jagiellonian University di Cracovia. Inoltre, hanno anche trovato che il NT-proBNP è un fattore indipendente di rischio di morte cardiovascolare e di infarto miocardico. I ricercatori di questo studio prospettico hanno valutato se lo spessore mio-intimale della carotide (IMT) e i biomarcatori possano migliorare il valore predittivo dei fattori di rischio cardiovascolari classici (CV) nei pazienti con malattia aterosclerotica. Nello studio sono stati inclusi 304 pazienti (189 uomini) di età compresa tra 64,2 ± 9,4 anni, con malattia aterosclerotica occlusiva. All’arruolamento sono stati valutati i livelli di hs-CRP, di TNF-α, di TGF-β, di interleuchina-6 e 10 e di NT-proBNP. Inoltre, è stato misurato il valore massimo di IMT delle arterie carotidi. Quindi nel follow up di 44,7 ± 12,1 mesi è stata valutata l'incidenza...continua a leggere

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