Diversi studi hanno suggerito che lo stato infiammatorio, valutato con i livelli di proteina C-reattiva (CRP), influenza l’effetto protettivo vascolare delle statine. In particolare, è stato affermato che le statine potrebbero avere un maggior beneficio nelle persone con concentrazioni elevate di CRP e potrebbero essere meno efficaci nelle persone con basse concentrazioni di CRP e colesterolo LDL. Per verificare ciò questi autori hanno arruolato 20.536 soggetti con età compresa tra 40 e 80 anni ad alto rischio per eventi cardiovascolari e li hanno randomizzati ad assumere simvastatina 40 mg al giorno o placebo per 5 anni. I pazienti sono stati suddivisi in 6 gruppi a seconda del livello iniziale di CRP (<1.25, 1.25-1.99, 2.00-2.99, 3.00-4.99, 5.00-7.99 e ≥8.00 mg/L). L’end point primario è stata l’incidenza di eventi vascolari maggiori, comprendenti morte coronarica, infarto del miocardio, ictus o...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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