L’ipertertensione colpisce dal 20 al 30% della popolazione mondiale e costituisce il più consistente e potente predittore di stroke. Il trend di mortalità per stroke va di pari passo con quello per l’ipertensione. Una pressione arteriosa sistolica >115 mmHg è in grado di giustificare circa il 60% del rischio di stroke nella popolazione. In molti paesi del mondo lo stroke è la terza causa di morte, preceduta soltanto dalle malattie cardiache e dai tumori. Due terzi delle morti per stroke si verificano nelle nazioni sviluppate ed inoltre, in accordo con i dati pubblicati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, circa 15.000.000 di persone per anno cadono vittime di uno stroke, delle quali circa 5.000.000 muoiono ed altrettante restano disabili per il resto della loro vita. Ogni incremento di 20 mmHg di pressione sistolica e di 10 mmHg di pressione diastolica raddoppia la mortalità per stroke. Sembrerebbe un bollettino di guerra ma, in realtà, è soltanto una fotografia estremamente nitida che testimonia l’esistenza di un legame stretto tra ipertensione arteriosa e stroke. La buona notizia, in uno scenario veramente a tinte fosche, è che tutto ciò si potrebbe evitare. Infatti, considerando i fattori di rischio cardio e cerebro vascolari ...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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