Linee guida nazionali ed internazionali all’unisono sull’ablazione transcatetere della fibrillazione atriale. Trattamento di prima scelta nel futuro? 

L’ablazione transcatetere è divenuta ormai un trattamento molto diffuso della fibrillazione atriale. La percentuale di successo sempre più elevata della procedura, la bassa incidenza di complicanze serie, la superiorità rispetto alla terapia farmacologica in termini di efficacia ed assenza di effetti collaterali hanno fatto guadagnare all’ablazione della fibrillazione atriale un ruolo sempre più importante nel trattamento di questa aritmia. L’importanza del mantenimento del ritmo sinusale, inizialmente messo in dubbio dai risultati dello studio AFFIRM (Atrial Fibrillation Follow-up Investigation of Rhythm Management), è stato di fatto confermato da una diversa analisi dei risultati dello stesso studio. Infatti, mentre con l’uso di un’analisi “intention-to-treat”, il mantenimento del ritmo sinusale non sembrava garantire alcun beneficio in termini di mortalità rispetto al semplice controllo della frequenza, utilizzando un’analisi “on treatment” la superiorità del controllo del ritmo rispetto al controllo della frequenza sembra essere inconfutabile. Per tale motivo alcuni autori hanno proposto l’ablazione transcatetere come il trattamento di prima scelta per i pazienti affetti da fibrillazione atriale parossistica o persistente1, anche se altri2, almeno per il...continua a leggere