Come è noto, la terapia dell’ipertensione arteriosa si fonda sul corretto combinarsi della terapia farmacologica con quella non farmacologica (Figura 1). Sebbene le più recenti meta-analisi e le stesse linee guida della Società Italiana per l’Ipertensione Arteriosa-Lega contro l’Ipertensione Arteriosa non identifichino una classe farmacologica come migliore o preferibile alle altre, raccomandando il buon controllo dell’ipertensione arteriosa come obiettivo fondamentale di qualunque opzione terapeutica, è evidente come buon senso, pratica clinica e medicina secondo le evidenze suggeriscano con una certa chiarezza l’uso di determinate classi di farmaci non solo in molte comuni condizioni patologiche combinate ad ipertensione arteriosa, come la nefropatia diabetica e la disfunzione ventricolare sinistra, ma anche nella stessa ipertensione arteriosa “per se”. A conferma di ciò, Verdecchia et al. hanno chiaramente dimostrato, grazie all’uso di quella particolare analisi statistica nota come meta-regression analysis, che gli ACE-inibitori, a parità di riduzione pressoria, sono più efficaci di altre classi di farmaci nella prevenzione degli eventi coronarici (Figura 2). Tale caratteristica degli...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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