Queste sono le conclusioni a cui sono giunti il dr W.T. Abraham dell’Ohio University e i suoi colleghi. Considerando che in precedenti studi é stato evidenziato come i sistemi impiantabili di monitoraggio emodinamico riducono i tassi di ospedalizzazione nei pazienti con insufficienza cardiaca, i ricercatori hanno arruolato 550 pazienti in classe NYHA III e con un precedente ricovero ospedaliero per insufficienza cardiaca con lo scopo di valutare un sistema di monitoraggio emodinamico impiantabile (W-IHM). I pazienti sono stati assegnati in modo casuale o a un gruppo controllato mediante W-IHM utilizzando un sistema elettronico centralizzato attraverso una rete wireless o ad un gruppo di controllo con un follow up di almeno 6 mesi. Nel gruppo monitorato, i medici eseguivano normalmente una misurazione quotidiana della pressione arteriosa polmonare in aggiunta alle cure standard rispetto alle sole cure standard a cui...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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