La trombosi è la principale causa di occlusione precoce dei graft venosi. Scopo di questo studio americano è stato di verificare se una resistenza all’aspirina possa influenzare o meno la pervietà dei graft in vena dopo intervento di rivascolarizzazione miocardica di tipo chirurgico. Il campione è stato di 229 pazienti, tutti in monoterapia antiaggregante (ASA appunto), testato per la eventuale resistenza o ipo-efficacia antiaggregante dopo 3 giorni e dopo 6 mesi di terapia mediante PFA 100 CADP CT e i livelli di 11-deidro-trombossano B2 urinario (UTXB2). La pervietà dei graft è stata verificata mediante angioTC. I risultati sono stati i seguenti: l’aggregometria è risultata indicativa di corretta antiaggregazione nella quasi totalità dei pazienti, nonostante il permanere di alti livelli di UTXB2 (rispettivamente 73% a tre giorni e 33% a sei mesi). I principali parametri correlati all’occlusione precoce dei...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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