C’era molto timore sul fatto che 3 giorni potessero sembrare pochi per contenere tutto il programma e le iniziative “made in SIC” ma, almeno dal nostro punto di vista e raccogliendo anche il polso dei partecipanti, la short version, dettata soprattutto dalla congiuntura economica sfavorevole, ha colto nel segno e, forse, ha rafforzato il concetto che il cambiamento fa paura ma obbliga a pensare di più e costringe a fare scelte razionali, logiche e sostenibili che, come in questo caso, vengono premiate. Chissà, magari è solo l’inizio di un profondo cambiamento nel modo di fare aggiornamento scientifico che, a nostro avviso, troverà sempre più spazio in futuro. Sicuramente le scelte forti ed i cambiamenti radicali non riguardano solo noi in Italia e, tanto per entrare nel merito della kermesse cardiologica romana da un punto di vista scientifico, negli Stati Uniti non se la passano certo meglio. Alla SIC, infatti, ha partecipato addirittura Ralph Sacco, Presidente dell’American Heart Association, che è intervenuto con una Lettura Magistrale dal titolo “The new AHA 2020 strategic Plan to Improve...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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