Dopo anni di preoccupazione sul fatto che alte dosi di diuretici nello scompenso in classe IV potessero compromettere i reni e perfino la sopravvivenza rispetto a bassi dosaggi e dopo anni di incertezze sull'efficacia del bolo intermittente rispetto alla somministrazione continua, un nuovo trial randomizzato di recente pubblicazione potrebbe fornire nuovi suggerimenti di pratica clinica. Il DOSE trial e’ stato pubblicato il 3 marzo sul New England Journal Of Medicine: nello studio sono stati considerati pazienti con scompenso acuto classe IV randomizzati a due dosaggi di diuretico e due metodi di somministrazione (bolo o infusione continua). I pazienti arruolati dovevano avere una storia di scompenso cardiaco cronico già in trattamento con almeno un diuretico (80-240 die di furosemide o di un diuretico equivalente). I pazienti arruolati venivo trattati con diuretico ev; nei pazienti a basso dosaggio veniva mantenuto lo stesso dosaggio in corso per os ma convertito ev, nell’alto dosaggio veniva somministrato diuretico ev con una dose incrementata fino a 2,5 volte quella assunta per os. Veniva inoltre distinto un trattamento in infusione continua o in boli ogni 12 h. Nel dettaglio quando si consideravano i due dosaggi differenti si notava come i pazienti trattati ad alto dosaggio presentavano un precoce miglioramento dei sintomi associato ad un più veloce calo ponderale e ad un calo...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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