La terapia di resincronizzazione cardiaca (CRT) migliora i sintomi, la capacità di esercizio e la qualità della vita (QoL) quando aggiunta alla terapia farmacologica ottimale (OPT) nei pazienti con insufficienza cardiaca moderata-grave (HF) e con un QRS normale. Tuttavia, il rischio di mortalità totale e cardiovascolare non è influenzato dalla CRT. F. Leyva (Università di Birmingham, UK) e i suoi colleghi hanno arruolato in modo casuale 60 pazienti in classe NYHA III o IV, tutti con normali complessi QRS (meno di 120 ms di durata) e terapia medica ottimale, a cui è stato impiantato un PM BIV plus OPT (= 29) oppure proseguita la sola terapia medica (n = 31). Per determinare l'impatto della CRT sulla capacità di esercizio e la qualità di vita, è stato utilizzato il 6 minuti walking test (6-MWT) e il Minnesota Living test all’arruolamento e a 6 mesi. Il 51,7% di pazienti sottoposti ad impianto rispetto...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
VISUALIZZA VERSIONE COMPLETA