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E’ efficace l'ipotermia dopo arresto cardiaco?
Fonte: Circulation. 2011;123:877-886.

Anche se l’evidenza indica un miglioramento significativo in pazienti con arresto cardiaco resuscitati da fibrillazione ventricolare o tachicardia ventricolare senza polso (VF/VT), l'uso terapeutico di ipotermia lieve (TMH) è più controverso nei pazienti non defibrillabili (non-shockable) (attività elettrica senza polso o asistolia [PEA/asistolia]). Questo è stato analizzato con l'obiettivo di verificare l'esito neurologico al momento della dimissione ospedaliera.Tra gennaio 2000 e dicembre 2009, sono stati raccolti ed analizzati i dati di 1.145 casi di arresto cardiaco con successo di rianimazione in associazione con TMH ed un buon esito neurologico (performance cerebrale - categorie di livello 1 o 2) in pazienti ospedalizzati; i dati sono stati elaborati con analisi di regressione. La TMH è stata indotta in 457/708 pazienti (65%) in VF/VT e in 261/437 pazienti (60%) in PEA / asistolia. Nel...continua a leggere

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