Lo scopo di questo studio è stato valutare se la riperfusione attraverso angioplastica percutanea (PCI), migliori la sopravvivenza a 12 mesi da un infarto con elevazione del tratto ST (STEMI). Sono stati analizzati 2.036 pazienti tra i 23.517 pazienti con STEMI arruolati nello studio Polish Registry of Acute Coronary Syndromes da giugno 2005 ad agosto 2006. I 2.036 pazienti arruolati avevano avuto uno STEMI 12-24 ore prima, senza shock cardiogeno o edema polmonare e non erano stati riperfusi con trombolisi. Un approccio invasivo è stato scelto in 910 (44.7%) dei pazienti che si sono presentati tardivamente e di questi il 92% è stato riperfuso con PCI. I pazienti trattati con un approccio invasivo hanno avuto una mortalità a 12 mesi più bassa dei pazienti trattati conservativamente (9.3% vs 17.9%, p<0.0001). Il beneficio di una strategia invasiva si è mantenuto anche dopo...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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