Discutendo di protezione vascolare ed effetto antidiabetogenico esercitato dagli ACE-inibitori si è spesso portati a concentrare l’attenzione esclusivamente sull’albero coronarico. Ciò è un grave errore, perché l’ACE-inibizione è in grado di proteggere anche altri distretti vascolari quali quello periferico, renale e cerebrale. Nel corso del I Congresso del FOMI (Forum Nazionale di Medicina Interna) intitolato: “Viaggio intorno all’uomo”, presieduto dal Prof. Ettore Malacco e tenutosi dal 9 all’11 febbraio scorsi a Cernobbio, si è dibattuto particolarmente su questo aspetto. Il Prof. Carolei ha rimarcato come nello studio HOPE (Heart Outcomes Prevention Evaluation) il ramipril fosse efficace nel ridurre non solo gli eventi coronarici, ma anche la microalbuminuria e gli eventi cerebrovascolari, particolarmente quelli ad esito fatale (Figura 1a e 1b). Oltre a ciò, lo stesso relatore ha rimarcato come il prossimo futuro debba indicarci se i benefici legati all’ACE-inibizione possano o meno essere ulteriormente implementati dalla combinazione di questa con il blocco del recettore AT1 dell’angiotensina II; questo perché gli...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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