L’incredibile attualità degli studi SOLVD e CONSENSUS continua a sostenere l’inibizione dell’ACE con enalapril nello scompenso cardiaco. 

La terapia dello scompenso cardiaco è uscita da tempo dall’empirismo e dalla più che frequente condanna al sistematico insuccesso con l’ingresso dei farmaci interferenti con i sistemi nervoso simpatico e renina-angiotensina-aldosterone (SRAA) nel nostro armamentario terapeutico. La progressiva iperattivazione del SRAA, in particolare, entra in gioco prepotentemente e fin dalle primissime fasi nella patogenesi dello scompenso cardiaco, sia in presenza che in assenza di concomitante e/o eziologicamente determinante coronaropatia aterosclerotica. Oltre a ciò, una consistente iperattivazione del SRAA è spesso presente in quelle condizioni di rischio cardiovascolare, come l’ipertensione arteriosa con o senza compromissione della funzione renale, che sono frequentemente causa oppure concausa significativa sia dell’insorgenza che della progressione dello scompenso cardiaco verso i gradi più avanzati di severità. Infine, si deve ricordare come nessun sistema endocrino/paracrino operante nel nostro organismo sia dotato delle potenzialità biologicamente avverse che sono caratteristiche del SRAA. Quest’ultimo, infatti, è in grado di influenzare negativamente in modo simultaneo e progressivamente crescente non solo le diverse...continua a leggere