Incompleta chiusura della comunicazione tra gli atri nel 25% degli adulti. La metà dei pazienti con PFO pervio soffrono di emicrania. Intervenire per via percutanea oggi si può! 

L’emicrania è una malattia cronica molto comune, ha una base neurovascolare ed è caratterizzata da attacchi ricorrenti di cefalea ampiamente variabili in termini di frequenza, durata ed intensità, che possono essere preceduti o meno da disturbi del sistema nervoso neurovegetativo noti con il termine di aura. E’ la forma patologica più studiata per la sua natura invalidante e per la sua incidenza in termini di costi rispetto alle altre forme di cefalea. Ha una prevalenza del 15–20% e colpisce maggiormente la popolazione femminile, con un rapporto donna – uomo di 2.5–3 a 1. L’emicrania prevale nelle decadi centrali della vita (tra i 25 e i 55 anni), il periodo più produttivo nella vita di un individuo; dopo i 60 anni l’incidenza torna ad assumere gli stessi valori dell’età scolare. In Italia si stima che le persone afflitte da emicrania siano 6–7 milioni. Pur essendo una delle patologie neurologiche più frequenti, allo stato attuale, la fisiopatologia dell’emicrania non è ancora del tutto nota. Recentemente, nell’ambito degli studi sull’aumentato rischio di ischemia cerebrale tra i soggetti emicranici, sono emerse alcune evidenze cliniche che aprono nuove prospettive...continua a leggere