Presentato all'American College of Cardiology 2011, a New Orleans, il primo studio che ha valutato gli effetti sul cuore delle variazioni dell'attività fisica nel lungo termine. "Uno degli aspetti che caratterizza l'invecchiamento", ha detto Paul Bhella, del John Peter Smith Hospital di Fort Worth in Texas, presentatore e autore dello studio, " è la perdita di massa muscolare, particolarmente scheletrica. Tuttavia, noi abbiamo dimostrato che questo processo riguarda anche il cuore". E' evidente che un muscolo cardiaco atrofico conduce ad una attività cardiaca debole, meno pronta a rispondere efficacemente alle sollecitazioni di aumento di performance come nel caso di attività fisica o in altre circostanze. Inoltre, il processo di invecchiamento conduce ad una modifica del rapporto tra tessuto muscolare e tessuto fibroso. In questa ricerca sono stati inclusi 121 soggetti senza alcuna evidenza di malattia cardiaca, sia sedentari che attivi fisicamente. Ognuno di essi è stato screenato sullo stato di salute e sulla storia dell'attività fisica. I 59 soggetti sedentari sono stati arruolati dal Dallas Heart Study, un campione multietnico rappresentativo della realtà di Dallas, in Texas, mentre i 62 soggetti attivi fisicamente sono stati arruolati dall'Aerobics Center Longitudinal Study, uno studio che ha...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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