Lo studio MAGELLAN ha mostrato una non-inferiorità del Rivaroxaban rispetto alla Enoxaparina nel breve termine (10 giorni) e la sua superiorità rispetto all’enoxaparina seguita da placebo nel lungo termine (35 giorni), al fine di prevenire il tromboembolismo venoso (TEV) in pazienti ricoverati in fase acuta. La frequenza di sanguinamento è stata generalmente bassa, ma superiore nel braccio rivaroxaban. Lo studio MAGELLAN è un trial clinico di fase III che ha confrontato il rivaroxaban, anticoagulante orale, con enoxaparina, anticoagulante per via sottocutanea, nei pazienti ricoverati in ospedale per una patologia acuta medica (insufficienza cardiaca, malattia infettiva e insufficienza respiratoria). Lo studio è stato progettato per determinare quale trattamento intraprendere per prevenire la tromboembolia venosa – intesa come trombosi venosa profonda (TVP) ed embolia polmonare (EP). Pertanto è stato valutato il trattamento standard di enoxaparina (10 giorni) rispetto a rivaroxaban a breve termine (10 giorni). Inoltre, è stato valutato un trattamento prolungato di rivaroxaban (35 giorni) rispetto a enoxaparina (10 giorni), seguita da placebo, in quanto la durata ottimale della profilassi TEV è sconosciuta. "Ogni anno, la TEV uccide oltre 1 milione di persone, circa 300.000 negli Stati Uniti e più di 500.000 in Europa," ha detto l'autore dello studio...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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